tossicodipendenza giovanile

La droga? Un nemico troppo vicino!

Non ci sono luoghi protetti, non esistono ambienti giovanili immuni dalla droga. La droga è ovunque e sta alla persona saper dire di no per salvaguardarsi.

L’uso di determinate sostanze è sempre più diffuso fra i ragazzi . I giovani non hanno paura delle droghe e nonostante spesso siano consapevoli del fatto che sono dannose, a volte le provano, spinti da “amici” o da persone che conoscono solo la droga come via d’uscita dalle situazioni spiacevoli della vita.

C’è chi ha cominciato a farne uso già quando frequentava la scuola media, in genere, trovando lo spacciatore proprio all’uscita.

I genitori credono che la scuola sia un luogo protetto, ma purtroppo non sempre è così! Credono anche che i loro figli siano lontani da problemi del genere e non si rendono conto che invece sono vicinissimi. Ci sono tanti genitori attenti, ma esistono anche quelli troppo occupati con altre cose, che preferiscono non sapere ciò che fanno i figli fuori di casa.

Se uno vuole non fa fatica a procurarsi la droga, sia essa pesante o leggera: è facile trovarla e costa poco. La si trova per strada, a scuola, nei locali, nei parchi ed è persino facile ordinarla su internet, facendola arrivare comodamente a casa.

L’utilizzo dell’eroina, droga molto forte che un tempo faceva morire i ragazzi per strada, risulta diminuito, ma non scomparso, ed è inoltre aumentato notevolmente l’utilizzo della cocaina. A queste droghe si aggiungono le più disparate droghe sintetiche, pericolosissime, con effetti collaterali spaventosi e incontrollati. Infine le due droghe più diffuse e più sottovalutate: la marijuana e l’alcol, le quali non sono affatto innocue come sembrano. La marijuana sempre più potente, che porta a rotture psicotiche, ansia, attacchi di panico. L’alcol che causa stragi giornaliere per le strade, e non solo.

Un uso consapevole fatto da ragazzi incoscienti, accompagnato da un fenomeno di induzione all’uso. Al quale si aggiungono episodi spaventosi soprattutto per le ragazze che temono di ingerire la droga involontariamente, ad esempio, in discoteca. La chiamano la droga dello stupro perché la sostanza sciolta in una bevanda procura uno stato di incoscienza e questo può portare a spiacevoli episodi di aggressioni sessuali, delle quali la ragazza non avrà coscienza se non quando sarà “troppo tardi”.

Ma perché ci si droga? Per adattarsi al gruppo che si frequenta, per seguire la tendenza, o solo per divertirsi il sabato sera, ma anche per affrontare situazioni difficili in famiglia o a scuola.

Cosa succede quando non tutti nel gruppo fumano? Certe volte proprio niente: anche se qualcuno è contrario all’uso della droga, non fa niente per impedire all’amico di “farsi”, sentendosi impotente nei confronti di un fenomeno più grande di lui. Una volta caduti nella trappola della dipendenza i ragazzi escono solo per cercare di comprare un po’ di “roba” e non pensano ad altro, diventando “diversi”, quasi estranei, per gli amici di “prima”. Molti abbandonano le vecchie amicizie per abbracciarne delle nuove e pericolose, magari iniziando a spacciare a loro volta, per avere con certezza la dose giornaliera.

Non è necessario utilizzare determinate sostanze per diventare il ragazzo forte o più importante del gruppo. Bisogna solamente decidere quale strada prendere nella vita e saper dire di no al momento giusto!

Se hai un problema di droghe, chiama oggi stesso, possiamo aiutarti ad uscirne:

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