Esistono diversi programmi di trattamento, ognuno con le sue filosofie e opzioni di ripresa. Ognuno la pensa diversamente sul modo in cui andrebbe approcciata la tossicodipendenza, ma una cosa su cui concordano tutti è l’importanza della famiglia durante la riabilitazione.

Supportare senza “permettere” la dipendenza

Molto interesse viene posto sul “permettere” ad un tossicodipendente di continuare le sue abitudini distruttive. Questo non dovrebbe essere confuso con l’offerta di supporto durante il recupero verso una vita libera dalle droghe.

Questo “permettere” viene definito come una serie di azioni che permettono ad un tossicodipendente di ottenere, abusare e continuare ad abusare sostanze. Alcuni esempi di queste azioni sono:

• Fornire soldi
• Ignorare i segnali di abuso
• Inventarsi scuse per lui o coprirlo occultando le sue azioni

Sebbene ogni famiglia debba decidere, in base alla propria specifica situazione, quale sia la cosa migliore da fare, è generalmente riconosciuto che il supporto per una vita salutare non è mai negativo. Si può offrire supporto ad un membro della famiglia senza permettergli di continuare ad abusare droghe offrendogli cibo invece dei soldi, o dando all’individuo un incoraggiamento verso i programmi di trattamento (mettendo espressamente in chiaro che le abitudini malsane non saranno tollerate).

Qual’è il ruolo della famiglia?

Non appena il tossicodipendente si trova nel centro di riabilitazione, gli sforzi di supporto della famiglia possono avere diversi aspetti. Qui sotto metteremo degli scenari di esempio.

Il tossicodipendente vuole andarsene

Questa è una reazione normale e molto comune non appena la persona giunge in riabilitazione. Si tratta di un posto sconosciuto e il compito che gli si prospetta non è facile.

Le famiglie che vogliono supportare il loro caro che si trova in riabilitazione dovrebbero incoraggiarlo a rimanere nel centro e a lavorare duro verso la sobrietà. (Acconsentire a far tornare a casa la persona dopo un giorno sarebbe una permissione, pura e semplice).

Il tossicodipendente lotta e gli manca casa

La maggior parte dei centri incoraggia il coinvolgimento della famiglia ed è disponibile ad organizzare visite familiari. Andare al centro dove la persona si sta riabilitando è un enorme gesto di supporto e darà all’individuo la spinta di cui ha bisogno per andare avanti.

Il tossicodipendente è pronto per lasciare il trattamento, e ora?

Lavora con il consulente del tuo caro per assicurarti che venga stabilito un piano di cura post-trattamento. Mostra interesse e supporto sinceri per questo passo e fai la tua parte in questa fase. Scoprirai che lasciare che questa parte venga sbrigata dall’individuo e dal suo consulente funziona, ma essere parte di questa strategia dà un incredibile beneficio.

Bisogna capire che la tossicodipendenza è una condizione opprimente che assume una potente presa sulla vita di una persona. Ci vuole un trattamento comprensivo, determinazione individuale e una forte struttura di supporto per tornare in modo sicuro alla sobrietà. Le persone più importanti della nostra vita sono parte della nostra famiglia.

Specialmente per un tossicodipendente, i migliori compagni di squadra che può avere sono i membri della sua famiglia.

Opzioni individuali a seconda delle esigenze

Parla con i consulenti e determina in quali attività la famiglia può partecipare per dare maggiore supporto.

Queste potrebbero essere:

• Una pianificazione delle mete e della vita futura
• Prendersi responsabilità per gli errori passati (permettere al dipendente di fare ammenda)
• Stabilire nuove abitudini più costruttive e degli hobby che coinvolgano l’intera famiglia

Usa la nostra sezione contatti per chiederci maggiori informazioni!

Per una guida completa sul giusto comportamento che una famiglia dovrebbe tenere in questi casi, ti consigliamo di scaricare gratuitamente la Guida all’ Aiuto Familiare.